Muore a Montecarlo Gianluigi Gelmetti. Era nato a Roma, l’11 settembre 1945. Aveva 75 anni. Musicista di fama internazionale, aveva compiuto studi profondi e severi, che ebbero un momento privilegiato nella frequentazione dei Corsi presso l’Accademia Chigiana di Siena, studiando con Franco Ferrara e Sergiu Celibidache dove poi è tornato come docente, formando decine di giovani bacchette, che ora occupano posizioni di rilievo nel panorama direttoriale dei nostri giorni. Nel corso della sua carriera era stato chiamato ad assumere incarichi di prestigio, tra quello di direttore musicale al Teatro dell’Opera di Roma, si direttore musicale e artistico della Simphony Orchestra di Sidney, direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Stoccarda, etc..
Il suo repertorio andava dalla produzione barocca a quella contemporanea. Una particolare sottolineatura merita la sua partecipazione al Rossini Opera Festival, dove, tra l’altro nel 1995, diresse la prima ripresa in tempi moderni al Festival del Guillaume Tell, nell’edizione originale in francese, con Michele Pertusi, nel ruolo del titolo, e Daniela Dessy in quello di Mathilde. La militanza rossiniana non deve fare dimenticare il contributo all’esecuzione dei titoli verdiani. L’inesausta curiosità ha spinto Gianluca Gelmetti di accostarsi alle opere più celebri, ma anche a quelle più desuete, meritevoli, però, di essere ascoltate. Tra le altre ricordiamo Les Danaïdes di Antonio Salieri con Montserrat Caballé oppure Sakuntala di Franco Alfano, importante musicista dei primi decenni del XX sec., che attende ancora di essere rivalutato.
Al repertorio operistico si aggiungeva quello sinfonico, che comprendeva classici, come Mozart e Beethoven, ma anche voci del Novecento come Stravinsky, Berg, Varèse, etc,,
Nel ricordare il direttore non bisogna dimenticare l’attività di compositore, cha lascia opere di indubbio interesse. All’interno della sua discografia vorremmo ricordare l’incisione della Rondine di Giacomo Puccini, opera ancora negletta, ma meritevole, che Gelmetti ha scelto anche per inaugurare il Teatro Massimo Bellini di Catania.
Per sottolineare la poliedricità di Gianluigi Gelmini è utile anche ricordare che nel corso della sua carriera ha praticato anche la regia, unendo al gesto del direttore l’organizzazione della scena.