LEONARDO PINZAUTI, Puccini: una vita, Mind Edizioni, Milano 2024, pp. 221, 19,50 €

(Ristampa dell’edizione 1974 pubblicata da Vallecchi Editore, Firenze)

Prefazione di Angelo Foletto

Contributi di Francesco Ermini Polacci e Giuseppe Rossi

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Nel cinquantenario della morte di Puccini (1974), l’editore Vallecchi di Firenze pubblicava un’agile monografia pucciniana, curata da Leonardo Pinzauti. Oggi, nel centenario della morte del lucchese, l’editore Mind propone la ristampa di un testo che già all’epoca si rivelò un’ottima guida (complice il formato tascabile), sia per gli studiosi sia per i lettori che avessero voluto conoscere l’uomo e l’artista Puccini. E oggi come allora, le pagine scritte da Pinzauti con penna leggera, scorrono veloci e coinvolgenti, senza tecnicismi da addetti ai lavori, a illustrare il soggetto biografico e artistico di Giacomo Puccini, al punto che “Il lettore si sente sempre a casa” [Foletto].

La ristampa 2024, non in formato tascabile, riporta fedelmente il testo originale; non ci sono le illustrazioni fotografiche contenute dell’edizione del 1974. Il volume è impreziosito dalla prefazione di Angelo Foletto, dai contributi di Francesco Ermini Polacci (Raccontare la musica) e Giuseppe Rossi (Un ricordo di Leonardo Pinzauti). Assai interessanti i contenuti di questi scritti aggiunti: essi raccontano, in breve, la biografia di Leonardo Pinzauti come uomo e come professionista, tra i pochi che ebbero l’arguzia di pubblicare il ‘suo’ Puccini in un’epoca in cui in Italia circolava ancora una certa diffidenza verso il lucchese, se si esclude la monografia di Mosco Carner (Il Saggiatore 1961), l’epistolario curato Eugenio Gara (Carteggi pucciniani, Ricordi, Milano 1958) e quello da Arnaldo Marchetti (Puccini com’era, Edizioni Curci, Milano 1973); nel nuovo libro è presente un interessante elenco delle pubblicazioni di Pinzauti.

Un’ottima pubblicazione poiché, oltre riproporre uno scritto più che significativo anche dopo cinquant’anni, l’aggiunta dei contributi di Foletto, Ermini Polacci, Rossi e dello stesso editore Francesco Bogliari, in parallelo allo scorrere della carriera di Pinzauti (deceduto a Firenze il 19 novembre 2015), affiancano un compendio di vita e storia musicale dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri, includendo nomi e pietre miliari in una sequenza scorrevole e accattivante per chi, quei tempi, li abbia vissuti. E in quella sequenza, i ricordi scorrono infondendo punte di malinconica nostalgia: facendo un raffronto con l’attuale quotidianità musicale, è spontaneo chiederci «Dove sono i bei momenti».

Roberto Del Nista

marzo 2024