Si è spenta all’età di 92 anni (avrebbe compiuto i 93 il 15 marzo) Antonietta Stella, voce storica del teatro lirico, cantante armatissima dai pubblici di tutto il mondo.
Dopo il debutto nel Trovatore a Spoleto, vincitrice nel 1950 del Concorso del Teatro Sperimentale “Agostino Belli” Antonietta Stella aveva iniziato una strepitosa carriera che l’aveva portata su tutte le principali ribalte italiane, dall’Opera di Roma, al San Carlo di Napoli, al Massimo di Palermo, al Teatro alla Scala, All’Arena di Verona, alla Fenice di Venezia, alle Terme di Caracalla, e di tutto il mondo.
Voce dal timbro prezioso, dai colori intensi ed appassionati si segnalò subito come interprete privilegiata del repertorio verdiano e di quello pucciniano. Di Verdi cantò i grandi titoli, ma seppe affrontare con intelligenza anche opere meno famose degli Anni di galera. Incarnò le eroine di Puccini e seppe dare un rilievo particolare a Ciò-Ciò-San, nella Madama Butterfly, conferendo al personaggio una cifra particolare, nuova e diversa. Al pregi di una voce fuori dal comune, che soggiogava il pubblico, Antonietta Stella aggiungeva la sicurezza del canto, lo slancio appassionato ed un’ accattivante presenza scenica che dava sempre credibilità alle sue interpretazioni.
La radio, la televisione e il disco le consentirono di essere tra le ultime cantanti liriche italiane ad essere autenticamente popolare e a godere dell’apprezzamento di platee più ampie di quelle del teatro lirico. Fu partner dei più celebri colleghi del suo tempo ed ebbe in Franco Corelli un partner privilegiato andando a formare così una nuova coppia artistica del teatro lirico.