Dall’8 novembre al Costanzi l’Idomeneo di Mozart:
alla regia torna Robert Carsen
sul podio Michele Mariotti al suo debutto all’Opera di Roma
COMUNICATO STAMPA
Dopo avervi debuttato lo scorso marzo con Orfeo ed Euridce, il raffinato regista Robert Carsen torna all’Opera di Roma a novembre (dall’8 al 16) per Idomeneo, re di Creta, raro titolo mozartiano che unisce il nitore classico del mito greco a un linguaggio teatrale aperto alle riforme operistiche del secondo Settecento. Nel nostro teatro Idomeneo era stato rappresentato una sola volta nel 1983 diretto da Peter Maag e con la regia di Luciano Damiani. A dirigerlo sarà Michele Mariotti che debutta così all’Opera di Roma. “Idomeneo è il primo capolavoro di Mozart, – spiega il direttore – certamente la prima opera in cui si scava così a fondo nella definizione psicologica dei personaggi. Al di là dell’amore tra Ilia e Idamante, è un’opera in cui le solitudini di ognuno dei personaggi si evidenziano drammaticamente”.
Seconda regia in questa stagione, come si è detto, affidata a Robert Carsen, dopo l’affascinante Orfeo ed Euridice del marzo scorso: “Lo strabiliante e provocatorio Idomeneo di Mozart, opera sulla responsabilità personale e la moralità ambientata in un contesto di guerra, è una delle composizioni più intense e potenti mai scritte”. Il regista firma le luci con Peter van Praet e le scene con Luis Carvalho. Quest’ultimo cura anche i costumi, mentre i movimenti coreografici sono di Marco Berriel, i video di Will Duke.
Nel ruolo del titolo canterà Charles Workman, Joel Prieto (al suo debutto al Costanzi) sarà Idamante, Rosa Feola e Adriana Ferfecka (14 novembre) avranno il ruolo di Ilia, Miah Persson sarà Elettra, Alessandro Luciano Arbace e Oliver Johnston Gran Sacerdote. Nel cast anche il talento di “Fabbrica” Young Artist Program, il baritono Andrii Ganchuk (una voce). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal Maestro Roberto Gabbiani.
Dal libretto di Idomeneo, che racconta un’immaginaria vicenda accaduta subito dopo la fine della guerra di Troia, un Mozart venticinquenne ricava un ampio lavoro ricco di arie, pagine corali e danze. Se l’argomento mitologico preludeva a una classica opera seria italiana settecentesca, la musica si apre invece all’esempio dell’opera francese e al nuovo disegno drammatico proposto da Gluck. Insieme a questi elementi, Mozart propone per la prima volta la caratterizzazione musicale dei singoli personaggi e una grande attenzione alla loro psicologia: due aspetti che avrebbero definito il suo teatro musicale. Nel cammino del compositore l’opera segna quindi una tappa fondamentale, e più ancora nella sua biografia: il trionfo dell’opera a Monaco nel 1781 diede a Mozart il coraggio di abbandonare il posto di musicista di corte nella natia Salisburgo e di trasferirsi a Vienna come libero professionista, per l’ultimo folgorante decennio della sua vita.
Il nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma è una coproduzione con il Teatro Real di Madrid e la Canadian Opera Company di Toronto.
Dopo la “prima” di venerdì 8 novembre (ore 19.30), Idomeneo verrà replicata domenica 10 (ore 16.30), martedì 12 (ore 19.30), giovedì 14 (ore 19.30) e sabato 16 (ore 18.00).
Per informazioni operaroma.it
La “prima” di Idomeneo, re di Creta di Mozart, per la direzione di Michele Mariotti e la regia di Robert Carsen sarà preceduta, come di consueto, da due appuntamenti al Teatro Costanzi: lunedì 28 ottobre (ore 20.00) con il maestro Giovanni Bietti e la sua “Lezione di Opera”. Aperta a tutti nasce per soddisfare domande e curiosità del pubblico che viene accompagnato verso la comprensione dell’opera con un linguaggio semplice e accessibile, con l’ausilio di un gran numero di esempi musicali sia dal vivo, che registrati. Costo del biglietto euro 8,00.
Mercoledì 6 novembre (ore 19.00) l’appuntamento al Costanzi sarà con l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni.
Per informazioni e prenotazioni: 0648160/312/532/533;
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